a cura di Luisa e Cristina
Una fiaba raccontata ai bambini per imparare a giocare con la paura, la rabbia, la tristezza, la gioia. E per poterla raccontare, forse, agli adulti che stanno con loro tutti i giorni. Ogni mercoledì ne uscirà una nuova.
2 Dicembre 2020
Questa fiaba (J. Donaldson e A. Scheffler, Il Gruffalò. Ediz. Illustrata, Emme Edizioni, 2015) parla della paura. Ne parla in modo leggero e divertente. Una fiaba è uno strumento che in mano ai bambini serve per giocare “come se” si potesse separare la realtà dalla fantasia mantenendole in contatto stretto; e poi imparare a distinguere la fantasia dalla realtà. Attraverso il gioco, che qui assume la valenza di un rituale magico, diventa facile inventare la paura, farla apparire e scomparire, avvicinarla, misurarla…quindi esercitare una sorta di potere su di lei e in questo modo contenerla nei momenti difficili.
9 Dicembre 2020
La felicità che possiamo costruire per i bambini, insieme a loro, non è qualcosa che si compra. La felicità qui viene presentata ai bambini come una dimensione esistenziale che riguarda il poter assaporare, gustare, nel momento presente, quello che si sta vivendo (D. Calì e M. Somà Il venditore di Felicità, Kite, 2018) Ci si accorge, spesso dopo lunga ricerca personale, che dovunque andiamo… ci siamo già, nel senso che tutto quello che ci serve per stare bene è qui e ora. Anche quando, in questo presente, non abbiamo nulla… un barattolo vuoto può essere proprio lui l’oggetto semplice e utile di cui si può gioire!!
16 Dicembre 2020
In questa fiaba (A. Llenas, Il buco. Ediz. Illustrata, Gribaudo, 2016) si prova con i bambini e i loro sentimenti difficili, che appaiono quando si perdono punti di riferimento importanti: sono la tristezza, il dolore, e a volte il senso di vuoto… il buco nella pancia appunto. Il percorso di questa fiaba è bellissimo, perché va verso il recupero della condivisione con gli altri, mostra il fondamentale aspetto relazionale delle emozioni e della possibilità che ci danno di recuperare la nostra bellezza interiore. Le fiabe sono uno strumento importante per i genitori, per parlare con i bambini utilizzando il loro linguaggio, raggiungerli, sintonizzarsi con loro.
23 Dicembre 2020
Un ultimo importantissimo contributo. Bellissimo e antico questo lavoro sulla rabbia e sulla sua trasformazione (M. Bollinger e S. Zavrel, Il Ponte dei Bambini, Bohem Press Italia, 1977). Sul frontespizio c’è scritto: “Dedicato a tutti coloro che credono nel costruire ponti piuttosto che erigere muri”. Sono i bambini, i bambini lo sanno che i muri non servono, che i muri peggiorano le cose, che dietro ai muri ci si annoia, che ci si perde in ricchezza. Qui sono i bambini che hanno strategie buone per la gestione delle emozioni, della rabbia, e che mostrano agli adulti, ai loro genitori, come fare per cambiare posizione e cominciare a vedere le cose da altri punti di vista, dal punto di vista della integrazione possibile. Glielo mostrano attraverso le storie che raccontano la sera a casa, quelle che hanno imparato dagli altri bambini, dai diversi, dai lontani. Questo libro non parla solo della rabbia, e del mondo rabbioso nel quale rinchiudiamo i nostri bambini, ma parla anche dell’intuizione dei bambini, della loro capacità di coinvolgersi con gli altri, di superare le differenze e andare al centro del bersaglio, al nostro bisogno di socialità e di compagnia, di gioco e di carezze. Suggeriamo questa fiaba con un augurio natalizio: di ricostruire insieme, dopo la pandemia, una rinnovata e migliore socialità.